La celiachia è una malattia molto diffusa che si può riconoscere medianti alcuni segni sul proprio corpo che possono essere considerati dei veri e propri campanelli d’allarme.
La celiachia è una malattia che colpisce più di 500 mila italiani ma che spesso non viene diagnosticata. A tal proposito va sottolineata l’importanza di riconoscere in maniera corretta i segni sul proprio corpo dal momento che possono essere considerati un campanello d’allarme.
Ti sveleremo che cos’è la celiachia e successivamente sulle conseguenze che possono nascere nelle persone che ne soffrono. Ecco tutto ciò che c’è da sapere riguardo ad una patologia molto diffusa benché ancora poco conosciuta.
Celiachia, i sintomi a cui fare attenzione
La celiachia è una malattia di natura autoimmune che colpisce l’apparato digerente dando vita ad alcuni sintomi ben precisi. Nello specifico, le persone che ne sono affette presentano una intolleranza al glutine. Nel momento in cui ne consumano anche una piccola quantità, infatti, il sistema immunitario reagisce con la distruzione delle cellule dei villi intestinali che formano la mucosa dell’intestino.
La celiachia presenta segni e sintomi che devono essere correttamente conosciuti e che possono colpire adulti e bambini. Tra questi ci sono diarrea cronica, perdita di peso, stanchezza, gonfiore, stitichezza, scarso appetito o ancora vomito. In alcuni casi, si potrebbe assistere anche a fenomeni di prurito e arrossamento della pelle, osteoporosi, anemia e dolori articolari.
Alla luce di quanto appena detto, gli esperti consigliano di rivolgersi al proprio medico di fiducia nel caso in cui si presenti diarrea o problemi nella digestione per un periodo di tempo superiore a 2 settimane. Da considerare è anche la presenza di feci particolarmente maleodoranti o di ritardo nella crescita, nel caso dei bambini.
In conclusione, bisogna sottolineare il fatto che si tratta di una patologia cronica che non presenta soluzioni. Tuttavia, può rivelarsi particolarmente utile seguire una dieta priva di glutine chiaramente sempre sotto controllo di uno specialista.
In genere tra gli alimenti consigliati nei pazienti affetti dalla patologia in esame ci sono miglio in semi, patate, quinoa, amaranto o ancora mais o grano saraceno, a discapito di altri alimenti come, ad esempio, avena, segale, orzo, amido. In ogni caso, rivolgersi ad un buon dietologo risulta essere una scelta più che mai giusta in quanto aiuterà il paziente a preparare ricette gustose anche se prive di glutine.