Grazie a questa importantissima scoperta da parte della ricerca scientifica, ora sarà possibile prevenire il rischio di infarti con ben 10 anni di anticipo.
Non è sempre facile prevenire il rischio di infarto, motivo per cui ancora oggi sono tantissime le persone a rischio già a 40 anni, malgrado l’aspettativa di vita si sia allungata tantissimo. Ci sono però dei “segnali” diventati col tempo familiari che indicano un infarto in corso però e che se letti tempestivamente possono salvare la vita.
Nello specifico, i sintomi che si presentano nella stragrande maggioranza dei casi sono:
- Vertigini;
- Senso di fatica;
- Dolore alla mandibola, al collo e/o alla schiena;
- Dolore al petto;
- Dolore diffuso alla spalla e al braccio;
- Dispnea;
Come dicevamo prima, se colti per tempo, questi sintomi possono diventare anche la salvezza della persona, non è detto però che bastino. Ecco perché la ricerca scientifica sta facendo passi da gigante in tale ottica arrivando a una scoperta davvero sensazionale. Ora è possibile, infatti, evitare il rischio infarto con ben 10 anni di anticipo.
Evitare l’infarto ora è possibile: cosa hanno scoperto gli esperti
In futuro, l’Intelligenza Artificiale potrà contribuire a salvare la vita di molte persone, non è un auspicio ma un dato di fatto. I ricercatori dell’Università di Oxford hanno sviluppato un dispositivo che sfrutta l’IA e grazie al quale sarà possibile rilevare anomalie nelle arterie coronarie prevedendo così un decennio prima il rischio di infarto in un paziente con dolore toracico. Finanziata dalla British Heart Foundation, l’invenzione è stata presentata ad un congresso scientifico durante l’American Heart Association, negli Stati Uniti, ed è pronta a rivoluzionare il mondo.
Per lo studio, il team guidato dal professor Charalambos Antoniades, del Dipartimento di Medicina Radcliffe dell’Università di Oxford, ha analizzato i dati di oltre 40.000 pazienti di otto ospedali britannici sottoposti a scansione cardiaca. Circa tre casi su quattro analizzati non mostravano chiari segni di restringimento significativo delle arterie coronarie, ma i dati hanno rivelato che molte persone avrebbero potuto soffrire di attacchi cardiaci o insufficienza cardiaca.
L’intelligenza artificiale così ha calcolato il rischio reale di infarto analizzando i cambiamenti nel grasso attorno alle arterie infiammate che indicano un rischio significativamente più elevato di infarto. Basandosi su questa tecnologia su 744 pazienti, i medici hanno cambiato trattamento nel 45% dei casi. Ma non solo. Come hanno spiegato i ricercatori, l’implementazione della tecnologia IA ha ridotto il numero di attacchi cardiaci di oltre il 20% e ha portato a una riduzione dell’8% di morti e ictus, un ottimo segnale questo per il futuro della medicina.