C’è un particolare comportamento che, se “tagliato”, ha conseguenze sul nostro cervello che in pochi mesi cambia.
Lo ha mostrato un gruppo di ricerca americano. Ecco cosa hanno scoperto i ricercatori e perché faremmo bene a seguire i loro consigli.
Abuso di alcol, sappiamo tutti quanto faccia male al nostro organismo. Dai danni al cervello a quelli al fegato, senza contare quanto la piaga dall’alcolismo abbia un impatto devastante sulla psiche e sulle relazioni sociali.
C’è poco da fare: abusare dell’alcol fa male. Tanto più che parliamo di una pratica molto diffusa. Nel 2010 l’Oms ha stimato che nel mondo ci sono circa 208 milioni di persone affette da alcolismo (più comune nei maschi e nei giovani uomini, anche se nelle donne i danni provocati dall’alcol sono più pesanti). La dipendenza dall’alcol è considerata una delle principali emergenze relativa alla salute nel mondo.
Una buona notizia sul fronte della lotta alla dipendenza dalle sostanze alcoliche proviene da un team di ricercatori statunitensi che hanno mostrato che in chi fa abuso di bevande alcoliche bastano pochi mesi passati senza consumare alcol per fare in modo che il cervello riesca a riparare i danni provocati dalla dipendenza.
In particolare in questo lasso di tempo si ripristina gran parte dello spessore della corteccia cerebrale – ridotto significativamente in chi fa uso eccessivo di alcol – che si ripercuote in maniera benefica sulla salute. Oltre ai benefici per la salute mentale e cognitiva, il ripristino dei danni cerebrali aiuta anche a dire basta all’alcol evitando di ricadere nel circolo vizioso dell’abuso.
Lo hanno scoperto i ricercatori del Palo Alto Health Care System, coordinati dal professor Timothy C. Durazzo (Sierra-Pacific Mental Illness Research and Education Clinical Centers). Collaborando coi colleghi del Dipartimento di Psichiatria e Scienze Comportamentali della Scuola di Medicina dell’Università di Stanford, del Center for Imaging of Neurodegenerative Diseases (CIND) del San Francisco VA Medical Center e con quelli del Dipartimento di Radiologia e Imaging Biomediacale dell’Università della California hanno registrato i benefici dell’astinenza dall’alcol.
Gli scienziati sono giunti a queste conclusioni dopo aver scansionato il cervello di un gruppo di pazienti affetti da AUD (disturbo da uso di alcol). Successivamente hanno confrontato le immagini ottenute con quelle del cervello di non bevitori. Bene, i ricercatori hanno rilevato che lo spessore corticale – è noto che si assottiglia in seguito all’abuso di alcol – non solo si accresceva molto velocemente già durante il primo mese di astinenza, ma che bastava non bere per 7,3 mesi per raggiungere il livello dei partecipanti che non abusavano di alcol. Un effetto questo osservato in 24 delle 34 regioni corticali esaminate attraverso le risonanze magnetiche.
La sobrietà e l’astinenza dall’alcol fanno ispessire anche la corteccia prefrontale, quella porzione di cervello strettamente legata alle decisioni e alla pianificazione. Quando l’abuso di alcol la assottiglia prendere decisioni (come smettere di bere e non ricadere nel vizio) è molto più difficile. Ripristinare la corteccia prefrontale ai livelli abituali può dunque essere un aiuto importantissimo per uscire dal tunnel della dipendenza.
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