Metodo 10-3-2-1-0: così ti addormenti più velocemente e migliori la qualità del sonno

Col metodo 10-3-2-1-0 ci si addormenta prima e si dorme meglio. Ecco in cosa consiste e perché tanti hanno deciso di seguirlo.

I disturbi del sonno sono più diffusi di quanto si creda. In Italia si dorme poco e male. Stando ai dati diffusi dall’Associazione italiana medicina del sonno (Aims) circa 13,4 milioni di italiani soffrono di insonnia e molti (quasi la metà) non fanno nulla per risolvere il problema.

metodo per dormire
Il metodo rivoluzionario per dormire – ilciriaco.it

Si tratta di un problema aggravato dalla pandemia, che ha fatto raddoppiare i disturbi del sonno. Tra chi soffre di insonnia prevalgono le donne (6 su 10) e preoccupa anche il 20% di giovani e giovanissimi che faticano a prendere sonno. Nel nostro Paese un adulto su quattro soffre di insonnia cronica o transitoria.

Numeri allarmanti che spiegano perché siano in tanti a interessarsi dei metodi per addormentarsi in fretta. Anche perché, come ricordano gli esperti, dormire male durante la notte peggiora anche la nostra giornata facendoci sentire più affaticati, irritabili, impazienti.

Come funziona il metodo 10-3-2-1-0

Che fare dunque? Il quotidiano The Indipendent suggerisce, in un articolo che è circolato molto negli ultimi tempi, un metodo particolare per prendere sonno. E no, non si tratta dei classici consigli tipo contare le pecore. Niente pecorelle, ma anche questo suggerimento ha qualcosa a che fare con la matematica.

Come funziona il metodo 10-3-2-1-0
Il metodo 10-3-2-1-0 promette di farci fare sogni d’oro – ilciriaco.it

Ideato nel 2016 dal coach canadese per lo sviluppo personale Craig Ballentyne, il metodo 10-3-2-1-0 promette di facilitare il sonno e di prevenire anche i risvegli durante la notte. Si tratta in sostanza di alcuni consigli da mettere in pratica. In breve, 10-3-2-1-0 è niente altro che il recap di cinque suggerimenti, i primi quattro dei quali da mettere in pratica prima di andare a dormire.

Come prima cosa, dieci ore prima di coricarci non dobbiamo bere nulla che contenga caffeina. Questo per dare al nostro corpo il tempo di smaltire gli effetti stimolanti della molecola. Il secondo step prevede che, tre ore prima di dormire, non dobbiamo mangiare né bere alcol. È ormai acclarato che la digestione può disturbare il sonno, mentre l’acol interrompe proprio il ciclo del sonno.

Il terzo passo ci dice di smettere, due ore prima di andare a letto, di fare qualunque cosa che sia riferita al lavoro. Niente mail, pc, appunti da preparare: disconnessione totale. Invece (quarto step) un’ora prima di dormire dovremo spegnere gli schermi, per evitare che la luce blu disturbi il nostro rimo circadiano bloccando la produzione di melatonina, meglio conosciuta come l’ormone del sonno. Infine c’è lo zero: un modo ironico per dire che per migliorare la qualità del sonno non dobbiamo ritardare il risveglio al mattino. Neanche una volta, zero assoluto. Addio sveglie posticipate!

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