Nel mese corrente ci saranno varie scadenze da rispettare obbligatoriamente. Leggi l’articolo per non perdere e neanche una
Il mese corrente, per i contribuenti e per i cittadini più in generale, sarà caratterizzato da parecchie scadenze che dovranno essere rispettate.
Di seguito, quindi, ecco il calendario ufficiale di tutte le date fiscali che si dovranno memorizzare. L’unica che si dovrà tenere a mente sarà quella del 16, ma attenzione a eventuali proroghe o posticipi vari. Tutte le informazioni necessarie saranno contenute a partire dal paragrafo successivo.
Quali sono le scadenze fiscali da rispettare
Come tutti ormai sanno molto bene, milioni di contribuenti e liberi professionisti nel mese corrente avranno numerose scadenze da rispettare. Come anticipato sopra, la prima data da menzionare per forza di cose sarà quella del prossimo 16 novembre. I classici versamenti di cui tutti sono a conoscenza, dovranno essere versati proprio a partire dal giorno in questione.
Senza contare inoltre la fatidica dichiarazione dei redditi, per la quale si dovrà fare tutto con una certa precisione onde evitare problemi. Parlando invece di adempimenti veri e propri, non si può lasciare da parte la tanto discussa rottamazione quater. Tramite comunicato apposito, l’Agenzia delle Entrate ha reso noto come il pagamento della prima rata volta a mantenere validi i benefici dovrà essere versata entro il 31 ottobre. Tuttavia si avrà tempo fino al 6 novembre, per poter adempiere al proprio obbligo.
Per quanto concerne invece il giorno 16 del mese corrente, ci saranno tre pagamenti a cui fare riferimento:
- Contributi Inps mensili per artigiani e commercianti;
- Contributi Inps da versare per i lavoratori dipendenti
- Versamento contributi minimi per artigiani e commercianti
Per quanto concerne invece gli adempimenti Iva da versare, ci sarà una maggiorazione pari allo 0,33% per determinate categorie di liberi professionisti. Proseguendo verso la fine del mese di novembre, ci sarà invece il versamento della seconda data di rottamazione quater. In questo caso, così come nel precedente, varranno i 5 giorni (anziché 6) di tolleranza. Il motivo di questa riduzione? Semplice: nel primo caso l’ultimo giorno di tolleranza sarà un festivo, dunque ogni adempimento slitterà al giorno successivo.
Questi citati sono gli unici adempimenti a cui si dovrà fare fronte, in attesa che la riforma fiscale oggetto di studio del Governo possa andare incontro ad ulteriori sviluppi. Sperando che per i liberi professionisti ci sia una tolleranza sempre maggiore, al fronte di una pressione fiscale sempre più asfissiante.