Mortalità infantile in aumento e secondo i pediatri una categoria di bambini sarebbe particolarmente a rischio.
Aumentano le malattie gravi tra i bambini e anche la percentuale di mortalità è in crescita. Secondo i medici ad essere a rischio è in particolare una categoria. In questo articolo vi spieghiamo tutto nei dettagli.
Ci siamo accorti tutti che, soprattutto negli ultimi mesi, la mortalità infantile è aumentata. Mentre già da anni sono aumentate le patologie tra i minori, patologie serie che, un tempo, colpivano quasi esclusivamente gli adulti o, addirittura, gli anziani. Secondo le stime dei pediatri, in dieci anni, il tasso di obesità e di diabete tra i minori è passato dall’1% al 10%. In pratica ogni 10 bambini uno è obeso – o comunque in forte sovrappeso- e ha problemi di diabete.
Il problema riguarda tutti ma secondo i medici una categoria di bambini in modo specifico è più a rischio di ammalarsi in modo serio e di morire prima ancora di aver raggiunto la maggiore età. I pediatri chiedono di intervenire con urgenza per porre rimedio alla crescente mortalità infantile prima che il problema raggiunga dimensioni incontrollabili.
Mortalità infantile: ecco chi rischia di più
La mortalità infantile è una tragedia senza se e senza ma. Una tragedia da combattere con tutti gli strumenti che la scienza e la società ci danno. Secondo le stime dei pediatri a essere maggiormente a rischio è una specifica categoria di bambini.
I bambini stranieri figli di immigrati rischiano di più dei bambini italiani. Non per particolari predisposizioni genetiche ma per una ragione molto più semplice: la diseguaglianza economica. Le famiglie straniere molto spesso non hanno la possibilità di nutrire in modo adeguato i loro figli né di farli curare se si ammalano. Per questo i bambini stranieri hanno più probabilità di morire prima di aver raggiunto la maggiore età. È stato sfumato che più del 36% dei bambini stranieri vive in condizioni di povertà assoluta contro l’8% dei bambini italiani.
È una situazione a cui mettere mano con urgenza. I medici chiedono che tutti i bambini, a prescindere dallo status politico dei loro genitori, vengano iscritti al sistema sanitario nazionale e abbiano diritto ad un pediatra. La strada è lunga ma è un dovere iniziare a compiere qualche passo per garantire a tutti i bambini uguale accesso alle cure. Gran parte di questi minori sono figli di immigrati ma sono nati in Italia. Una piccola parte sono, invece, arrivati nel nostro Paese grazie al ricongiungimento familiare. Ci sono poi i bambini arrivati da soli, senza nessuno, sui barconi o sulle navi delle Ong: bambini che scappano da situazioni di guerra o di persecuzioni. Per tutti questi piccoli, il rischio di morire per mancanza di cure e di adeguata nutrizione è molto alto secondo i medici.