Molti italiani possono richiedere il Bonus dentista per recuperare soldi dal dentista o recuperare una parte della spesa
“La lingua batte sempre dove il dente duole” recita un noto proverbio. Nonostante il fatto che si tratta di un proverbio che racchiude dentro di sé una metafora, possiamo sicuramente dire che quando abbiamo un dente che presenta problemi davvero abbiamo dolore anche se solo la lingua ci si poggia sopra.
Chi presenta qualche problema della cavità orale e dei denti non può che rivolgersi ad uno specialista del settore: ovvero il dentista. Molti italiani possono anche avere delle prestazioni dentistiche gratuite o, in altri casi, ricevere un vero e proprio rimborso per le spese sostenute dallo specialista.
Bonus dentista, chi può avere prestazioni mediche gratis
La prima cosa che dobbiamo dire con assoluta chiarezza è che non esiste un vero e proprio Bonus dentista ma esistono delle possibilità di risparmio sulle spese odontoiatriche. Molti italiani, infatti, non possono prendersi cura dei denti a causa dei costi elevati di questo tipo di prestazioni mediche: in Italia oggi il 70% della popolazione è scoperto da cure odontoiatriche.
Un bonus dentista erogato dallo Stato potrebbe risolvere questo annoso problema ma, come detto, ad oggi non esiste un incentivo simile. Ad oggi il Servizio Sanitario Nazionale si fa carico solo di alcune prestazioni ortodontiche, ovvero la tutela della salute odontoiatrica nell’età evolutiva (0-14 anni) e determinate categorie di soggetti in condizioni di particolare vulnerabilità.
Rientrano in quest’ultimo caso le persone in attesa di trapianto e post- trapianto (escluso trapianto di cornea); stati d’immunodeficienza grave; con cardiopatie congenite cianogene; con patologie oncologiche ed ematologiche in età evolutiva e adulta in trattamento con radioterapia o chemioterapia o comunque a rischio di severe complicanze infettive e con emofilia grave o altre gravi patologie dell’emocoagulazione congenite, acquisite o iatrogene.
Bonus dentista: vulnerabilità sociale e detrazioni
Possono poi avere delle agevolazioni coloro che si trovano in uno stato di vulnerabilità sociale, ovvero persone che si trovano in condizioni socio economiche precarie. In questo caso sono le Amministrazioni locali ad avere il compito di prevedere iniziative volte a favorire l’accesso alle prestazioni ortodontiche in favore di queste persone.
Possono poi avere prestazioni gratuite le persone che devono fare controlli e trattamenti per l’individuazione di neoplasie del cavo orale. Coloro che invece non rientrano nelle categorie sopra citate devono rivolgersi ad un dentista privato ma possono recuperare parte dei costi sostenuti così come riferito dall’Agenzia delle Entrate.
Così come per tutte le spese mediche, anche i costi sostenuti per il dentista possono essere portati in detrazione nella misura del 19%, ma solo per la parte che supera la franchigia di 129,11 euro. Si può usufruire della detrazione solo per la parte di spesa che non ha trovato capienza nell’IRPEF dovuta dal familiare affetto dalla patologia e nel limite massimo di 6.197,48 euro per anno.