C’è una corrente di pensiero che molti attuano per dimagrire ma che, alla lunga, può essere dannosa. Scopri qual è e come cambiarla.
Negli ultimi anni l’attenzione per il corpo si è fatta sempre più forte, pur mutando sotto diversi aspetti. Sono così emersi nuovi termini attui a definire comportamenti sociali o che si hanno giornalmente verso la propria persona. Uno di questi è il body positivity che, come indica la parola stessa, è improntato a spingere le persone a guardarsi allo specchio e amarsi per come sono.
Si tratta di un modo di pensare alla base corretto e sano ma che per alcune persone può risultare dannoso. Se ci si guarda allo specchio pensando di doversi piacere per forza quando ciò non è vero, il rischio è infatti quello di prendersi in giro e di provare emozioni contrastanti o, ancor peggio, spiacevoli. Inoltre, sempre più persone sembrano tentare questo approccio nella speranza di perdere peso. Cosa che, proprio per via della confusione che si genera, può risultare controproducente. Come agire, quindi? Il trucco sta nel cambiare ancora una volta prospettiva.
Negli ultimi mesi sta emergendo un nuovo termine che è “body neutrality”. Con queste due parole si vuole invitare le persone a guardarsi per accettarsi davvero per quello che sono. In questo caso, quindi, accettarsi non significa amare ad ogni costo i chili in più o i difetti che si notano ma imparare a far pace con essi, concentrandosi sugli aspetti belli (che tutti abbiamo) e cercando di migliorare il migliorabile. In questo contesto, anche dimagrire risulta più semplice perché non ci si sente obbligati ad amare i rotolini di troppo ma se stessi per come si è.
E questa è una differenza davvero sostanziale. Mentre ci guarda con affetto, ben consapevoli di essere molto più del corpo che si vede allo specchio, ci si può infatti focalizzare su un aspetto bello e capire al contempo come migliorare quello che, invece, non piace. Perché ammettere di avere qualcosa da migliorare a volte è il modo più semplice per affrontare se stessi e per capire che ci si può voler bene anche con dei difetti e anche se non sempre si possono provare emozioni positive guardandosi. In questo modo, si eviteranno inutili confusioni e sensi di colpa e si potrà agire prendendosi cura di sé e della propria figura. E tutto senza dimenticare tutto il resto che, al di là di ciò che si vede allo specchio, è parte integrante della persona e, come tale, va amata e curata.
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