Il razzismo può essere anche ambientale: in cosa consiste e perché va assolutamente contrastato

Il razzismo ha tante forme, fra cui quella ambientale. In cosa consiste nello specifico il razzismo ambientale? Lo spiegheremo nelle prossime righe. 

Il mondo dovrebbe essere un posto dove appaiamo tutti per quel che veramente siamo: uguali. Un mondo libero dalla sopraffazione e della violenza, dal desiderio di prevaricare gli altri. Tuttavia in nemmeno nella più onirica delle situazioni sembra esserci completo il concetto di uguaglianza. Un’uguaglianza professata solo a parole e mai messa in atto.

razzismo sociale
Razzismo ambientale, il triste fenomeno – ilciriaco.it

Nel corso degli ultimi decenni si sta parlando sempre più di razzismo, un fenomeno sempre esistito ma diventato ancor più considerevole nel nuovo millennio.  Il razzismo consiste nella discriminazione a priori di persone che abbiano anche solo caratteristiche fisiche differenti. Il colore della pelle scuro, l’accento diverso, la provenienza dall’Africa o da altri Paesi in via di sviluppo portano a dare vita a sentimenti negativi ingiustificati. La paura del diverso, l’idea che lo straniero non debba vivere nei nostri stessi luoghi sono la base di giudizi negativi e calunnie. Il pregiudizio che crea un falso giudizio, non tenendo conto che a volte si è nati solo nella parte giusta del mondo.

Difatti, coloro che sono nati dalla parte sbagliata del mondo devono subire il prezzo delle scelte dai potenti. La globalizzazione ha dato vita al razzismo ambientale. Un’ingiustizia sociale che vede colpite le aree dell’Africa, dell’Asia e dell’America latina.

Il razzismo ambientale: le aree più colpite dall’inquinamento

La sicurezza ambientale è uno dei tempi più importanti in un pianeta sempre più inquinato. L’avvento dell’industria, la maggior circolazione di auto e mezzi di trasporto, gli impianti per la produzione di energia sono le maggiori fonti di inquinamento. Pertanto, per arginare una situazione già molto grave, sono state introdotte delle politiche green.

razzismo ambientale cos'è
Il razzismo ambientale colpisce le aree più povere- ilciriaco.it

L’obiettivo dovrebbe essere quello di ridurre l’impatto ambientale in ogni angolo del pianeta. Tuttavia, ancora una volta entrano in gioco le differenze politico-sociali fra i Paesi in via di sviluppo e le potenze mondiali. In Africa, Asia o America latina l’impatto ambientale è elevatissimo, e nessuno si preoccupa di tutelarne gli abitanti. Dunque, queste comunità si ritrovano a vivere in zone altamente inquinate, senza l’accesso a spazi verdi.

Il razzismo ambientale è un fenomeno in continua ascesa soprattutto a causa della localizzazione delle industrie nei Paesi in cui la manodopera costa meno. Ed oltre ad essere sottopagati, gli abitanti di queste aree devono anche pagare le conseguenze del tasso di inquinamento. Le minoranze più povere del globo sono costrette a vivere in luoghi malsani, correndo rischi molto elevati per la salute. Inoltre i governi vigenti in questi Stati non hanno la minima contezza del problema, e non provvedono ad attuare politiche green.

Benjamin Chavis, leader dei diritti civili nordafricano ha coniato, nel 1982, questo termine per indicare che le persone che vivono nelle aree più povere della terra sono costrette anche a vivere in ambienti poco salutari. Tuttavia in più di quarant’anni nessuno ha pensato ad una soluzione che potesse limitare il problema. Al contrario, in questi Paesi dove non esistono politiche di tutela ambientale per i grandi industriali è più facile inquinare, evadendo qualsiasi forma  di controllo.

Le popolazione più povere vivono, talvolta inconsapevolmente, a contatto con rifiuti tossici, in prossimi di fiumi inquinati o discariche. Una logica razzista che vede le popolazioni della parte ricca del mondo colpire consapevolmente le popolazioni che vivono già in uno stato di indigenza. In Africa, Asia o America latina le persone non hanno nemmeno gli strumenti per comprendere il pericolo. E se un giorno il mondo si capovolgesse? Forse l’unica soluzione per mettere fine a questo scempio. Un razzismo silente ma miete tante vittime, un’ideologia becera in cui ancora una volta il Dio denaro comanda su tutto anche sulla vita di milione di persone.

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