Come possiamo verificare la nostra posizione nei confronti dell’IMU, ovvero dell’Imposta Municipale Urbana? Scopriamolo insieme.
Può succedere di non essere certi della propria posizione riguardo al pagamento dell’Imposta Municipale Urbana, ovvero dell’IMU: ad esempio, se debba essere pagata in una soluzione unica oppure in due rate, oppure se tutti gli importi pregressi siano stati effettivamente versati. E allora come fare? Ebbene, è molto semplice ed è possibile farlo anche da casa.
Le modalità di verifica della propria posizione nei confronti dell’IMU sono infatti due: online oppure di persona, ovvero recandosi fisicamente presso l’Ufficio Tributi del Comune di riferimento durante gli orari di ricevimento della cittadinanza e richiedendo un accertamento ai tecnici comunali preposti, che potranno provvedere all’emissione facilmente ed in pochi minuti.
Se invece abbiamo famigliarità con Internet, abbiamo diverse possibilità: ovvero, possiamo accedere alla nostra area personale del Cassetto Fiscale sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate e dunque visitare la sezione intitolata “Consultazioni”; oppure visitare il sito web del Comune di riferimento, dopo aver effettuato il login attraverso i propri dati identificativi; e ancora, se abbiamo sempre effettuato i pagamenti online, controllando lo storico delle operazioni di versamento effettuate con modello F24 sul sito web della nostra banca o di Poste Italiane.
Il ravvedimento operoso: cos’è, quando e perché viene attivato
Nei casi in cui il cittadino abbia accumulato ritardi nel pagamento dell’imposta municipale urbana, la procedura prevede che il Comune di residenza intitolato a riscuoterla incarichi l’Agenzia delle Entrate Riscossione alla verifica, conseguente alla segnalazione della morosità da parte del Comune, e quindi al recupero del credito pendente.
Dunque il cittadino riceverà una cartella di avviso della propria situazione debitoria e di richiesta di pagamento tramite il cosiddetto ravvedimento operoso. Che cos’è? Ebbene, si tratta di una sanzione, solitamente di valore modico e contenuto, che varia comunque a seconda del tempo trascorso tra la scadenza del pagamento dovuto ed il ritardo accumulato dal contribuente.
Il ravvedimento operoso può essere attivato dal Comune entro e non oltre il giorno 31 del mese di Dicembre del quinto anno successivo a quello entro cui doveva essere versato l’ammontare dell’imposta. Per questo motivo, ovvero per non rischiare di incorrere in maggiorazioni sanzionatorie aggiuntive, è ideale verificare la propria posizione con regolarità e, nel caso in cui si rilevino mancati versamenti, provvedere il prima possibile ad effettuarli.