In questo articolo parleremo di una questione che riguarda il libretto postale, ovvero come passa all’erede in caso di morte dell’intestatario.
Il libretto postale è un modo sicuro per risparmiare denaro senza rischiare di perderlo, emesso dalla Cassa depositi e prestiti Spa e garantito dallo Stato italiano.
Viene usato per versamenti e prelievi in ogni ufficio postale e, grazie alla carta libretto, si può prelevare presso qualsiasi sportello Postamat. Se l’intestatario muore, il libretto passa agli eredi e per richiederne la successione è necessario seguire una procedura specifica.
Gli eredi del defunto possono richiedere la successione del libretto postale presentando la documentazione necessaria a Poste italiane. In questo modo, diventano i nuovi titolari del libretto. Tuttavia, ci sono due situazioni diverse da considerare: se il libretto era intestato solo al defunto o se era cointestato con altre persone.
Libretto postale: se muore l’intestatario come passa all’erede?
Se il libretto postale è intestato solo al defunto, la titolarità passa ai suoi eredi secondo le regole della successione ereditaria. Se invece il libretto è cointestato, la morte di uno dei titolari comporta l’estinzione del libretto e gli altri titolari devono comunicare la morte in forma scritta a Poste italiane.
La procedura è indicata nell’articolo 6 del regolamento per la sottoscrizione dei libretti postali. Il libretto viene bloccato fino a quando Poste italiane verifica la legittimazione degli eredi ad agire. Se uno dei titolari di un libretto postale muore, il cointestatario superstite non può disporre separatamente del libretto durante il periodo che va dalla comunicazione del decesso a Poste italiane fino alla sua estinzione.
Tuttavia, può chiedere a Poste italiane di liquidare la quota di rispettiva spettanza del saldo del libretto. Per richiedere la successione del libretto postale, è necessario presentare una serie di documenti presso gli sportelli di Poste italiane.
Tra questi documenti ci sono:
- il certificato di morte o l’estratto dell’atto di morte;
- l’atto notorio o la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà;
- la copia di un documento di riconoscimento del richiedente e dei codici fiscali di tutti gli eredi del defunto;
- la dichiarazione di successione in copia conforme all’originale con attestazione di avvenuta presentazione all’Agenzia delle Entrate o il certificato di eseguita dichiarazione e di pagamento d’imposta.
Per la successione testamentaria, invece, è necessario presentare una copia conforme dell’originale del verbale di pubblicazione del testamento olografo o segreto o una copia conforme all’originale dell’atto pubblico, a seconda del tipo di testamento. La successione del libretto postale di un defunto richiede la presentazione della certificazione di avvenuto pagamento dell’imposta ereditaria.
Le somme depositate sul libretto postale fanno parte dell’asse ereditario e sono soggette alla tassa di successione. La tassa di successione varia dal 4% all’8% del patrimonio del defunto a seconda del legame di parentela con gli eredi. Il pagamento dell’imposta è necessario per ereditare un libretto postale.