Dal prossimo mese ci saranno una serie di novità relative alle cifre degli stipendi dei lavoratori dipendenti. Scopriamo quali.
C’è grande attesa per la Legge di Bilancio 2024, con la quale verranno ufficializzati gli strumenti di tutela di lavoratori e pensionati. Già dal mese di ottobre, tuttavia, potranno esserci delle innovazioni.
Anche sugli importi di ottobre si applicherà il taglio del cuneo fiscale del 7%, per i redditi fino a 25 mila euro lordi annui e del 6%, per i redditi compresi tra 25 mila e 35 mila euro lordi annui. Ma non sarà l’unica misura, perché verranno anche versati i rimborsi del 730 e saranno attribuiti i fringe benefit da parte delle aziende e dei datori ad alcuni lavoratori.
Ad ottobre potrebbero anche essere rinnovati una serie di CCNL, come quello del settore bancario e della sanità. Resta penalizzato, invece, il settore dei lavoratori statali, per il quale il rinnovo del CCNL è bloccato. A tali dipendenti, tuttavia, sarà riconosciuto un Bonus una tantum per garantire un incremento della busta paga. L’incentivo una tantum per i dipendenti statali spetta a coloro che prestano servizio presso:
- le Amministrazioni dello Stato;
- le aziende e le amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane;
- gli Enti del Servizio Sanitario Nazionale;
- gli istituti scolastici e universitari;
- gli Istituti Autonomi Case Popolari (IACP);
- le Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura;
- gli Enti pubblici non economici nazionali (regionali e locali);
- l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (cd. ARAN).
Detassazione sulle maggiorazioni in busta paga e sul lavoro straordinario: chi potrà usufruirne?
Con tale misura, gli stipendi aumenteranno di un importo compreso tra i 20 e i 70 euro al mese, ossia dell’1,5%. Per il nuovo anno, si attende la riforma dell’IRPEF, con l’estensione del primo scaglione di reddito fino a 28 mila euro, con un’aliquota al 23% (e non del 25%).
Secondo le indiscrezioni, con la prossima Legge di Bilancio verrà prevista una detassazione del 10- 15% sulle buste paga.
Nel dettaglio, la manovra verrà applicata su un nuovo limite reddituale, superiore di circa 500 – 1.000 euro al normale importo degli stipendi mensili. Ci sarebbe, in pratica, una specie di flat tax sugli incrementi delle retribuzioni (anche conseguenti ai rinnovi dei contratti collettivi nazionali di categoria) e sulle ore di lavoro straordinario svolte.
La detassazione sugli aumenti degli stipendi e sul lavoro straordinario dovrebbe essere stabilita prima per i lavoratori del settore sanità (che sono quelli maggiormente interessati dagli incrementi delle retribuzioni) e, poi, estesa anche alle altre categorie di lavoro dipendente.