Mantenimento, l’ex non paga? Ecco come fare ad avere l’assegno dall’Inps

Cosa accade all’assegno divorzile di mantenimento se l’ex non paga? Vediamo come è possibile richiederlo all’Inps.

La separazione e il divorzio comportano il versamento di un assegno periodico da parte del coniuge economicamente più forte a favore dell’altro. Tuttavia, secondo la Cassazione, c’è una differenza tra mantenimento e assegno divorzile.

Il mantenimento mira a garantire al coniuge lo stesso tenore di vita di cui godeva durante il matrimonio, mentre l’assegno divorzile ha lo scopo di garantire all’ex coniuge quanto necessario per vivere ed essere autosufficiente, tenendo conto delle aspettative professionali sacrificate e dell’inadeguatezza dei mezzi.

Questo è il caso della donna che ha sacrificato la carriera per dedicarsi a famiglia e figli. La legge prevede il pagamento diretto del terzo per ottenere l’assegno di mantenimento o divorzile dal debitore del coniuge obbligato, come il datore di lavoro o l’Inps. Grazie alla riforma Cartabia, è possibile ottenere il pagamento in modo più semplice.

Come avere l’assegno dall’Inps se l’ex non paga?

La legge prevede che il creditore dell’assegno di mantenimento o divorzile può richiedere il pagamento diretto del terzo che deve corrispondere le somme dovute, solo dopo aver formalmente messo in mora l’obbligato e dopo che quest’ultimo è rimasto inadempiente per almeno trenta giorni. Prima di notificare l’importo che l’obbligato deve versare a titolo di mantenimento o di assegno divorzile, è necessario inviare una messa in mora.

quando inps paga mantenimento
Quando l’Inps paga l’assegno divorzile – ilciriaco.it

Se l’obbligato non adempie, il creditore può procedere con l’azione esecutiva diretta nei suoi confronti per il pagamento delle somme dovute. Il terzo è tenuto al pagamento dell’assegno dal mese successivo alla notificazione. La riforma Cartabia semplifica il ricorso al pagamento diretto del terzo, unificando la procedura per l’assegno di mantenimento e quello divorzile. Non è più necessario chiedere al giudice di emettere un provvedimento di assegnazione delle somme, ma il datore di lavoro o l’Inps deve detrarre la somma dallo stipendio o dalla pensione senza potersi opporre.

In caso di mancato pagamento, si può agire direttamente contro il terzo con il pignoramento. La procedura di pagamento diretto del terzo viene utilizzata per ottenere il versamento del mantenimento da parte del datore di lavoro, ma può essere rivolta anche all’Inps, che deve trattenere sulla pensione l’importo spettante all’ex coniuge. Per attuare tale procedura, il soggetto avente diritto deve inviare una comunicazione formale tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o tramite posta elettronica certificata al proprio ex coniuge, richiedendo il pagamento del mantenimento.

Inoltre deve notificare il provvedimento che stabilisce l’importo del mantenimento sia al debitore che all’Inps, richiedendo l’assegnazione diretta di una somma pari a quella stabilita dal giudice. L’Inps è tenuto a versare l’assegno di mantenimento o divorzile direttamente al beneficiario a partire dal mese successivo alla notifica, detratto per intero dalla pensione dell’obbligato. L’Inps non ha il potere di limitare il prelievo dalla pensione del richiedente e deve attenersi all’importo indicato nel provvedimento notificato. Deve solo prelevare l’importo dovuto e dichiarare se la pensione è capiente o incapiente.

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