Da tempo circolano voci sulla nocività del latte. Ecco cosa dice la scienza sul punto, un tema molto dibattuto e complesso.
Moltissime persone hanno intolleranze al latte e ai latticini. Ma quello è solo un lato della medaglia circa i possibili danni che questi alimenti possono creare alla nostra salute. Cerchiamo oggi di fare chiarezza sui pro e sui contro.
Va preliminarmente detto che tutto quello che vi diremo, tutte le informazioni che vi daremo, sono date sulla base di quanto sostenuto da dietologi, nutrizionisti e medici, e non di certo sulla base di nostre elucubrazioni. Latte e latticini, infatti, sono degli alimenti che sono fonti preziose di sostanze nutrienti per il nostro corpo. Tanto in tenera età quando, come è noto, vi è un consumo davvero massivo, quanto crescendo. Però negli anni si sono diffuse alcune idee sulla necessità di non bere latte da adulti, abitudine, questa, considerata in alcuni casi addirittura innaturale.
Questo, al massimo, può valere per chi è intollerante al lattosio che, in effetti, ha una serie di conseguenze all’assunzione di questa sostanza, tanto da dover consumare latticini specifici o, per esempio, richiedere la mozzarella senza lattosio sulla pizza. Ma, al netto di tutto questo, latte e latticini fanno davvero male? Ecco la verità.
Un litro di latte contiene per il suo 90% acqua. La restante parte è composta da proteine, zuccheri (lattosio) e grassi in percentuali diverse a seconda dell’origine del latte stesso. Ovviamente conosciamo bene la ricchezza che il latte ha di calcio. Ma, a fronte di questi innegabili benefici nutritivi, alcuni sostengono la nocività del latte. Addirittura che possa provocare il cancro. Cosa c’è di vero?
La verità è che gli studi sul punto sono tanti, ma sono tanti anche i dubbi. Nonostante la scienza faccia passi da gigante, non vi sono risultanze concordi circa la possibilità che un consumo eccessivo di latte e latticini possa provocare l’insorgenza di malattie neoplastiche e tumorali.
Vi sono addirittura studi contrari. Per ciò che concerne i tumori del tratto gastrointestinale (esofago, stomaco, pancreas e colon-retto) alcune ricerche sostengono una diminuzione del rischio di ammalarsi associata al consumo di latticini. In particolare, alcune ricerche parlano di una probabile diminuzione del rischio di sviluppare un tumore del colon-retto legata al consumo di latte e derivati Altre ricerche, invece, non hanno dato esiti apprezzabili. Oppure, al contrario, un rischio (seppur limitato) di ammalarsi di tumore della prostata.
La difficoltà di arrivare a un punto definitivo è data innanzitutto dalla difficoltà (anzi, impossibilità) di determinare la quantità di consumo all’interno di una dieta complessa. Peraltro, la maggior parte degli studi è condotta in Occidente, dove si consuma molto latte, quindi è problematico dare un quadro totalizzante della situazione. Per ora, possiamo solo limitarci a consumarne sì, ma con moderazione: 3 porzioni giornaliere di latte o yogurt (una porzione corrisponde a 125 ml di latte o 125 g di yogurt), alle quali si dovrebbero aggiungere da 2 a 3 porzioni a settimana di formaggio fresco (100 g ciascuna) o stagionato (50 g).
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