Fare attenzione ai nuovi limiti di velocità perché si rischia il ritiro della patente: ecco che cosa fare e cosa c’è da sapere a riguardo.
A quanto è stato appreso, il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo testo del Codice della Strada. Questo porta con sé una serie di novità e importanti restrizioni per gli automobilisti, pedoni, ciclisti e tutti coloro coinvolti nella circolazione stradale.
Negli ultimi mesi si è discusso tanto nel dare una nuova legge per quanto riguarda la sicurezza stradale. È così che il 18 settembre il CdM si è riunito ed ha approvato il nuovo decreto legge che presto diventerà normativa. Il nuovo Codice della Strada prevede nuove sanzioni e importanti strette.
Tra le novità, oltre ai limiti severi per i monopattini elettrici e i neopatentati, nel testo ci sono anche quelle che riguardano gli autovelox. A quanto pare, ci saranno nuovi limiti di velocità che faranno scattare il ritiro della patente agli automobilisti che non li rispettano.
Nuovi limiti di velocità: le novità del codice della strada
Le novità apportate al Codice della Strada riguardo ai limiti di velocità prendono in causa soprattutto i centri urbani. Il disegno di legge ha previsto la sospensione della patente fino a 30 giorni per i recidivi, ovvero coloro che già erano stati segnalati per aver superato i limiti.
Se l’automobilista supera il limite di velocità per più di 10 km/h e meno di 40 km/h in un centro abitato e lo fa per due volte in un anno è considerato come “recidivo” e quindi subirà di conseguenza la sospensione della patente. Il periodo di sospensione va dai 15 ai 30 giorni, oltre alla multa amministrativa che arriva a 271 euro, un aumento rispetto ad oggi che è di 173 euro.
Il nodo della questione è che la maggior parte dei controlli di velocità si verifica tramite gli autovelox, ovvero strumenti automatici che non hanno bisogno della presenza di un agente sul posto. In pratica, il conducente della macchina non viene fermato subito, ma riceve la sanzione a casa.
Entra 60 giorni dovrà fornire alle forze dell’ordine i dati del conducente effettivo per le sanzioni accessorie, ovvero l’eventuale sospensione della patente e la decurtazione dei punti. Proprio per questo motivo non è semplice per la polizia individuare un conducente recidivo.
La riforma precede anche la sospensione breve della patente, rivolta alle violazioni come il non rispetto del divieto di sorpasso, segnali di senso unico o l’eccesso di velocità tra i 21 e i 40 km/h. La sospensione è di 7 giorni nel caso in cui la persona ha da 10 ai 19 punti sulla patente, mentre la sospensione di 15 giorni se il conducente ha da 1 a 9 punti sulla patente.